Il pericolo della “personalità on line”

screenshot_20200702-072508_linkedinL’avvento di Internet, della tecnologia digitale e la diffusione dei social network stanno in maniera dirompente trasformando il nostro modo di presentarci al mondo. Non sempre esiste corrispondenza tra la nostra personalità reale e quella che “costruiamo” per presentarci on line.

Prima però di parlare di personalità on line è importante fare un passo indietro e vedere cosa si intende per personalità umana. Sono diverse le definizioni a riguardo, ma quella proposta da Carver e colleghi (2015) sembra essere quella più comprensiva dei diversi aspetti:

“La personalità è un’organizzazione dinamica, entro l’individuo, di sistemi psicofisici che determinano i pattern di comportamento, di pensiero e di emozioni tipici di ciascun individuo.” 

In un mondo virtuale, dove le nostre azioni e scelte si riducono ad un click, si potrebbe pensare che la nostra personalità non si esprima con la stessa intensità e trasparenza che può invece mostrare nelle relazioni “faccia a faccia”. In realtà sul web si può o far trasparire di noi molto di più di quello che vorremmo  o creare un’immagine modificata di noi stessi.

profilo-on-lineOnline si interpretano molto spesso dei Sé virtuali che escono dai confini imposti dalla propria identità reale. Un ritocco con Photoshop, un’immagine più spensierata o l’aggiunta di competenze non reali ampliano gradatamente il divario tra questi due aspetti del sé ledendo sicuramente l’autostima e creando, nei casi limite, una vera e propria “dissociazione”.

Una parte o un gruppo di processi mentali si possono separare dal resto della coscienza e comportarsi come un’entità scissa ed indipendente dalla personalità globale. Perdiamo gradatamente il controllo e la percezione del divario tra il nostro sé reale e quello virtuale  e ciò può generare dei disturbi dell’umore, dei disturbi d’ansia relazionale e condotte di evitamento sociale (Caretti e La Barbera 2005).

Non possiamo sicuramente esimerci dall’uso della tecnologia digitale, ma è fondamentale che tutti noi, ma soprattutto i nostri ragazzi, impariamo a non dimenticare che esiste un mondo “reale” con il quale inevitabilmente ci dovremo confrontare e nel quale dovremo…VIVERE!

Maria Cristina Raga

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