Una pandemia ha radicalmente trasformato le nostre abitudini con delle conseguenze che forse non riusciamo ancora a mettere a fuoco nella loro profondità. Il nostro organismo, in quanto sistema complesso, è di solito in grado di auto-organizzarsi di fronte a cambiamenti esterni. Se tali cambiamenti sono troppi o troppo profondi può non riuscirci.
Ecco che nasce lo STRESS! La parola stress proviene dalla lingua inglese e veniva usata in origine in ingegneria per indicare lo “stress-test” ossia un esame ideato per calcolare quando, come e dove si poteva rompere un materiale sotto tensione. Anche l’organismo umano può “rompersi”, ma non con la stessa prevedibilità di un materiale. In ogni essere umano i geni, che sono una struttura di per sé ordinata, cambiano continuamente la loro configurazione a seconda degli stimoli ambientali che ricevono. L’organismo sceglie infatti in modo selettivo le informazioni momento per momento a seconda delle necessità. Lo stress diventa quindi la reazione di un organismo complesso inserito nel suo ambiente.
Quando lo stato di allarme però perdura e l’organismo non riesce a sconfiggerne la causa lo stress può diventare cronico. L’azione breve dell’adrenalina e della noradrenalina vengono sostituite dall’azione più prolungata del cortisolo che, alzando il livello degli zuccheri nel sangue, ci garantisce il rifornimento energetico, ma lo fa più a lungo delle catecolamine. Il rene attiva l’angiotensina, che è un potente vasocostrittore, mentre l’aldosterone, stimolando il riassorbimento di sodio e acqua e l’escrezione del potassio, alza la pressione.
In parole più semplici, la progressiva fatica surrenale crea difficoltà nella gestione degli impegni della vita quotidiana. Aumenta la stanchezza psico-fisica, la vulnerabilità emotiva e si riduce la nostra capacità gestionale delle relazioni interpersonali.
Più che mai in questo momento storico siamo esposti a fattori stressogeni, perché sono cambiate le emergenze, il concetto di normalità e sta crescendo la consapevolezza dell’avvicinarsi di una crisi globale su differenti fronti. Non dobbiamo però spaventarci, perché la storia ci insegna che l’uomo è sempre stato esposto a cambiamenti radicali ed ha sempre trovato in se stesso le risorse per rialzarsi. Bisogna solo essere consapevoli di doversi riequilibrare a livello fisico e psicologico!!! Il sapersi fermare in tempo, il chiedere aiuto e non vergognarsi di farlo non diventano manifestazioni di debolezza, ma di responsabilità verso se stessi.
Maria Cristina Raga

Oggi parliamo di un libro particolare, anzi un giallo particolare. Il titolo è: “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, scritto e interpretato dallo scrittore Mark Haddon e tradotto da Paola Novarese.
Nei giorni 24 e 25 Ottobre 2014 si terrà a Rimini presso il Palacongresso (Via della Fiera, 23) il primo convegno dal titolo:
E’ una delle attività preferite dai bambini; credo non esista una sola persona al mondo che non abbia mai messo ai piedi un paio di pattini….sarà la sensazione di poter andare più veloci, come se ai piedi ci fosse un piccolo motore che ti consente di correre ma senza fare troppa fatica….chi lo sa…sta di fatto che suscitano da sempre un grande interesse tra grandi e piccini.
Il campo su cui maggiormente agiscono i Fiori di Bach è quello dell’emotività e degli stati d’animo, ma certamente come la medicina psicosomatica insegna, la mente non è staccata dal corpo, e ciò che si mostra a livello mentale, ha un significato ed un’influenza anche sul piano fisico.
La floriterapia è una terapia annoverata fra quelle denominate “alternative” o “non farmacologiche. Essa considera l’individuo nella sua globalità ed unicità: Anima, Mente e Corpo. Non è importante quale sia il sintomo che si presenta, ma come viene vissuto dalla persona.
Già. Perché? Perché perdersi nelle pagine di tutti questi libri? E poi, innanzi tutto, perché ne sto leggendo sei contemporaneamente? Non sarebbe più semplice leggerne uno per volta? Ne deriva che…
“Alimentazione ed Alzheimer”.