“Per colpa tua ci prenderemo tutti il Covid!”
Queste sono state le parole che, una bambina di 10 anni, si è sentita dire da un compagno di scuola al suo rientro in classe dopo tre giorni di assenza a causa di un banale… raffreddore!!! Seduta di fronte a me con gli occhi pieni di lacrime mi ha fatto una tenerezza infinita. Cosa potevo dirle? Quali potevano essere le parole giuste per convincerla a ritornare a scuola? Come potevo spiegarle che il mondo è anche spietato, crudele e che bisogna comunque viverci? Come potevo dirle che questa frase se la sarebbe ricordata per tutta la vita?
In un’età dove le cose importanti sono la spensieratezza, il gioco, i sogni da realizzare, una frase di questo genere può veramente causare uno shock che ci segnerà per tutta la vita e che magari ci farà insorgere delle paure inconsapevoli nel relazionarci con gli altri. Venir giudicati in maniera così lapidale ci può far crescere con profonde insicurezze che con fatica verranno affrontate.
Il mio interrogativo però resta un altro: da chi quel compagno di scuola può aver sentito una simile affermazione? Forse da un… “adulto” in famiglia?
E’ tremendamente importante “ponderare” bene le parole, perché potrebbe capitare un giorno ai nostri figli di sentirsele dire!
MCristina Raga



A Settembre parte il corso promosso e condotto dalla dott.ssa Elisa Moro: «Fiori di Bach & Aloe Vera».
E’ una delle attività preferite dai bambini; credo non esista una sola persona al mondo che non abbia mai messo ai piedi un paio di pattini….sarà la sensazione di poter andare più veloci, come se ai piedi ci fosse un piccolo motore che ti consente di correre ma senza fare troppa fatica….chi lo sa…sta di fatto che suscitano da sempre un grande interesse tra grandi e piccini.
Domani 02 Aprile si celebra la “Giornata mondiale dell’Autismo”. Questa è una sindrome poco conosciuta ma che è in costante aumento e, a tutt’oggi, si stima che colpisca 1 bambino su 100. Nonostante l’Autismo coinvolga, solo in Italia, 400 mila famiglie, la nostra società sembra cieca e non fornisce tutela a chi è colpito da questa terribile sindrome.